Partiamo da qualche anno fa.
Nel 1999, a soli otto anni dalla nascita del World Wide Web, cioè di Internet così come noi lo conosciamo, un piccolo gruppo di economisti, saggisti e giornalisti pubblicò il Cluetrain Manifesto, un documento che in 95 tesi sanciva il definitivo cambio di prospettiva sul marketing.
Il primo punto era già tutto un programma, diceva solo:
“I mercati sono conversazioni”.
Dirompente nella sua semplicità.
Il successivo sviluppo di internet ha reso questa affermazione (assieme alle altre 94 tesi) sempre più attuale.
Da allora fino ad oggi è cresciuto enormemente il numero di persone e di aziende connesse alla rete, si sono sviluppati i CMS che danno la possibilità a chiunque di aprire e iniziare a gestire un sito in pochi minuti.
E infine sono arrivati i social network che ci hanno messi tutti in relazione reciproca, in ogni momento e in tempo reale.
In questo modo internet ha sostituito praticamente tutto, è diventato la nuova televisione, la nuova radio, il nuovo servizio postale, il nuovo telefono, la nuova piazza, il nuovo album di famiglia.
E i suoi contenuti sono diventati i nuovi consigli per gli acquisti.
La maggior parte delle interazioni su internet, tra persone o tra persone e aziende, nascono perché una delle due parti sta cercando un’informazione e l’altra gliela fornisce.
L’intero ecosistema di internet e dei social network si basa sulla produzione e sul caricamento di contenuti, che poi vengono cercati, trovati, intercettati, letti, guardati e ascoltati da altri utenti.
Nel content marketing, la produzione di contenuti permette di creare relazioni stabili e durature con i propri clienti o prospect.
A loro volta le relazioni aiutano a raggiungere gli obiettivi di business, come la vendita di un prodotto o servizio, ma anche l’adesione a una campagna sociale, l’adozione di un certo comportamento, il sostegno a un progetto culturale e così via.
Ogni realtà imprenditoriale è una miniera di contenuti. La sua storia, le sue persone, i suoi prodotti, il suo territorio… sono tutte “storie” che possono avere un valore enorme nell’immaginario dei potenziali clienti.
Basta tradurre un simile patrimonio di informazioni e di emozioni in un flusso regolare di contenuti sul web: testi da leggere, foto e video da guardare, podcast da ascoltare.
Devono essere contenuti originali, utili, che piacciano sia alle persone che ai motori di ricerca, che invitino gli utenti a condividerli con i loro contatti.
Grazie ai suoi contenuti l’azienda viene riconosciuta dal pubblico di internet (del suo pubblico di internet) come affidabile, vicina, aperta, competente, un’autorità nel suo settore.
L’azienda diventa il miglior consulente dei propri clienti attuali e potenziali.
Lo sbaglio più grosso per un’azienda o un professionista è aspettarsi che un contenuto sul blog e sui social funzioni come una pubblicità tradizionale: la vedevi, ti convinceva, andavi al negozio e compravi.
Certo, ci sono le sales page e le email di vendita, espressamente progettate per portare l’utente a cliccare su “Acquista ora!”. Ma sono solo l’ultimo anello della catena, funzionano solo dopo che la relazione con il cliente è stata consolidata.
Come? Grazie a contenuti utili che hanno dato risposte alle sue domande, a un regolare flusso di newsletter che lo hanno tenuto aggiornato, a contenuti extra che lo hanno “coccolato” (un ebook gratuito, per esempio).
A quel punto l’affidabilità che l’azienda ha guadagnato agli occhi dell’utente va ben oltre il singolo acquisto d’impulso o occasionale, è invece la solida base di un rapporto che potrà dare reciproche soddisfazioni per lungo tempo.
In teoria, nessuno meglio dell’azienda stessa può produrre contenuti che la riguardano.
In pratica, però, il fai da te a volte funziona, molte altre no.
Perché? Quali sono le competenze necessarie per un’efficace strategia di content marketing?
Eccone alcune:
Copywriting
La scrittura di contenuti per il web e i social ha le sue regole, che peraltro cambiano molto in fretta.
SEO
Non si tratta solo di inserire parole chiave nei testi, ma di capire quali argomenti possono attirare attenzione e interesse, sia da parte del pubblico che da parte di Google, e trovare il modo migliore di elaborarli e pubblicarli.
Art direction
Un contenuto efficace deve essere presentato in modo professionale, attraente, accattivante, con le immagini giuste, altrimenti perde valore.
Social strategy
Gran parte di chi arriverà sul tuo sito lo farà perché ha trovato i tuoi contenuti su un social network, gli sono sembrati interessanti e ha deciso di approfondirli.
Ora sai ciò che ti serve, e se cerchi un consiglio, una consulenza o qualcuno che ti supporti nella produzione e condivisione di contenuti di valore, noi ci siamo.
Il content marketing è come un albero in crescita, deve essere coltivato per dare i suoi frutti. Prima inizi a dedicargli le tue cure, meglio è, perché i tuoi competitor con ogni probabilità lo stanno già facendo.
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