4 Maggio 2022

Da un'economia di mercato a un'economia dei valori: ecco come evolve la corporate communication

Negli ultimi anni i cambiamenti economico-sociali hanno accelerato l’evoluzione delle funzioni di comunicazione aziendale, portando le imprese a ridefinire e reimmaginare la loro capacità di raggiungere, coinvolgere e influenzare gli stakeholder in un panorama diventato complesso e volatile.

 

I driver di questo cambiamento sono le mutate esigenze degli stakeholder, sempre più attenti all’impatto della produzione non solo sull’economia, ma anche su ambiente e società. Questo si traduce per le imprese nella necessità di adottare pratiche sempre più sostenibili e di comunicarle in modo trasparente, chiaro e tempestivo.

 

Da un'economia di mercato a un'economia dei valori ecco come evolve la corporate communicationCome abbiamo scritto in un nostro recente articolo dedicato ai trend della comunicazione corporate, siamo sempre più in presenza di consum-attori i quali scelgono prodotti e servizi di aziende che mettono al centro determinati valori, uno tra tutti la sostenibilità. 

Secondo una ricerca Nielsen 6 italiani su 10 sono preoccupati per l’ambiente e affermano di fare la spesa orientandosi verso marche e prodotti sostenibili anche se ciò significa spendere un po’ di più. Questa è una grande differenza rispetto al passato, quando la convenienza economica era uno dei criteri principali nella scelta, oltre alla ricerca della qualità. E si potrebbe anche dire che la stessa sostenibilità viene oggi percepita come parte integrante della qualità.

 

Le persone sono sempre più attente e interessate a conoscere i processi produttivi, le filiere, la storia e i valori di un brand, prima di inserirlo nel proprio carrello della spesa. Questo ha influito enormemente sulla comunicazione corporate delle imprese, che oggi sono chiamate a pianificare campagne di comunicazione volte al coinvolgimento del consumatore condividendo informazioni sull’impatto socio-ambientale dei propri sistemi di produzione.

 

Non a caso un altro trend in crescita è rappresentato dal “brand activism”, ovvero il coinvolgimento delle imprese in una o più cause socio-ambientali. Questo farà da ago della bilancia nella scelta di un marchio piuttosto che un altro da parte del consumatore. Il brand activism non sarà più solo una scelta a discrezione dell’azienda, ma una prerogativa determinante per il modo in cui un’impresa viene percepita nella società.

È chiaro quindi che la comunicazione è un asset fondamentale e imprescindibile per il corretto posizionamento dell’impresa sul mercato. Ma di quale modo di comunicare stiamo parlando?

La nuova “comunicazione dei valori” deve ovviamente sganciarsi dai vecchi schemi del messaggio unidirezionale, per trasformarsi in un vero e proprio dialogo a più voci tra azienda, clienti e stakeholder.
Un dialogo chiaro e trasparente, che serve a stabilire una sorta di “patto” prima ancora che spingere all’acquisto.

Per fare questo servono visione, pianificazione e competenze. È importante che un’impresa possa avvalersi di un team specializzato nella comunicazione corporate, in grado di progettare e implementare strategie di breve e di lungo termine.

K-Change è al fianco delle imprese che vogliono stare al passo coi tempi e con i cambiamenti nel mondo della comunicazione.
Scopri di più visitando la sezione dedicata.



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